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Sabotatori di regime



Libero Comitato di Protesta “Napoli Non Si Piega”

No Global Italia

Premessa

Il presente comunicato ha lo scopo di spazzare la coltre di manipolazione e menzogna posta in essere negli ultimi giorni dagli agenti di sabotaggio delle proteste del libero comparto agricolo e dei liberi cittadini tutti.
I gruppi che hanno espresso solidarietà e supporto alla libera mobilitazione degli agricoltori, i quali lottando per la propria sopravvivenza combattono perché la catena di approvvigionamento alimentare non diventi preda dello Stato Globalista delle Multinazionali (SGM), sono tutti in contatto fra loro.
Questa premessa per esplicitare che i suddetti gruppi hanno piena contezza del tenore e delle compagini attivistiche dichiaratamente aderenti alla protesta e specificamente alla manifestazione del 15 Febbraio alle ore 15.00 che si terrà presso il Circo Massimo di Roma, e cui porteranno delegazioni di rappresentanza (non l’intero compositivo).
I suddetti gruppi attivistici sono altresì in contatto con tutte le realtà e le sigle agricole attualmente in protesta, essendo edotti delle istanze, delle posture e delle azioni che ciascuna di queste intendesse, intende ed/od ha posto in campo.

Sigle filogovernative e giornalismo sabotativo

Il governo, che già aveva operato in ottica di Melting pot (mescolare per diluire) presentando la sigla filogovernativa ‘Riscatto Agricolo’ e trattando esclusivamente con essa nel tentativo di estromettere i gruppi di agricoltori che lo contestavano, ha ricevuto azione di supporto dallo sciacallaggio giornalistico mainstream funzionale al disegno di sabotaggio.
Negli scorsi giorni, infatti, i gruppi attivistici sono rimasti in contatto con tutte le sigle ed i movimenti agricoli, non escludendo ‘Riscatto Agricolo’, la cui posizione di non aderire alla manifestazione del 15 Febbraio, che avrebbe rafforzato il fronte del C.R.A. e dei liberi movimenti agricoli, è stata sempre motivata dalla mancata condivisione della linea intrapresa dal C.R.A. che aveva richiesto con forza le dimissioni del Ministro Lollobrigida e chiarito che non sarebbe discesa a patti con Governo e Sindacati appagandosi di proposte che rassomigliassero ad un contentino. Gli esponenti di ‘Riscatto Agricolo’ non hanno mai manifestato alcuna altra motivazione diversa dalla suddetta in qualità di fattore determinante la scelta di mancata adesione alla grande manifestazione del Circo Massimo.
Nella giornata di ieri, e durante le fasi organizzative per la partecipazione alla manifestazione di Roma, è iniziata a circolare, nei gruppi attivistici aderenti, la notizia che all’evento di protesta avrebbero partecipato estremisti neri e rossi con la conseguente possibilità che, da tale partecipazione, sarebbero potute scaturire violenze. Tale notizia, totalmente falsa, ha causato molte perplessità ed innumerevoli disdette da parte di chi aveva assicurato la propria partecipazione (in alcuni casi annullando la prenotazione degli autobus che da diverse località d’Italia erano stati predisposti per il viaggio).
I gruppi attivistici sono tutti in contatto fra loro ed hanno contezza di massima delle compagini che prenderanno parte alla manifestazione. Mai è emersa la volontà partecipativa o la cooptazione di frange estremiste con intenzioni violente. Unica presenza ‘sopra le righe’, dati i trascorsi (adesione alla sceneggiata eterodiretta da entità ‘Segrete’ con assalto alla Cgil e conseguente dissolvimento del movimento di lotta al Green Pass), è quella di Giuliano Castellino, prontamente da noi sottolineata in un comunicato stampa, ma cui è stata però poi negata la partecipazione dalla Questura di Roma.

Il gioco sporco di Raffaella Regoli

Si è risaliti all’origine di tali inaccettabili menzogne quando l’attivista Igor Laurelli del Centro Unico d’informazione ha mostrato due contenuti video della giornalista mainstream Raffaella Regoli la quale, evidentemente dopo avergliele messe in bocca, riprendeva un non meglio specificato esponente di ‘Riscatto Agricolo’ il quale affermava che la sigla non avrebbe partecipato alla manifestazione del 15 Febbraio per il timore di ‘infiltrati violenti’…mai precedentemente citati da alcun esponente di Riscatto Agricolo come ragione della scelta di non aderire all’evento di protesta.
In una ulteriore sessione di ripresa la Regoli intervista il portavoce del C.R.A., Danilo Calvani, sollevando le stesse false argomentazioni, parlando di estremisti di destra e di sinistra che avrebbero potuto provocare tensioni alla manifestazione del 15 Febbraio.
Tali gravissime e pericolose affermazioni hanno gettato sfiducia tra i cittadini che intendevano partecipare all’evento di protesta, comportando defezioni, come da schema tipico dell’informazione mainstream.
Non sappiamo se la giornalista Regoli stia agendo a titolo personale o per nome e per conto delle redazioni televisive per le quali lavora.
Ciò che emerge è il solito sporco gioco tipico del terrorismo mediatico dell’informazione di regime. Con il fine di sabotare la partecipazione si creano divisioni e spaccature, si inventano possibili estremismi e violenze e si ingenerano paura e terrore.
Non esistono ‘amici della protesta’ fra le fila dell’informazione mainstream, solo agenti sabotatori e parti interessate che, con la maschera dell’amicizia ed ammantando la propria azione sabotatrice di un menzognero velo solidaristico, rimangono esecutori fedeli delle direttive impartite dalle centrali globaliste.
È in occasioni come queste che si disvela e palesa il ruolo di massima e diretta responsabilità da loro svolto, scopertamente o ‘tramando nell’ombra’, attraverso azioni di manipolazione, orientamento, sabotaggio e nell’attuazione di quella agenda di fatto ‘controrivoluzionaria’, voluta dalla cricca globalista, sottesa a dissolvere qualsiasi fronte di lotta, affinché si manifesti un quadro d’apparente fermento ma senza che nulla mai cambi.

Niente paura, tutti a Roma

Con la presente vogliamo indi rassicurare tutti gli attivisti ed i liberi cittadini che alla manifestazione del 15 Febbraio al Circo Massimo non vi saranno tensioni né violenze e li esortiamo a non dare alcun credito alle menzogne degli spregevoli operatori di regime che mirano esclusivamente a far desistere dalla partecipazione.
Ci rivolgiamo altresì ai gruppi di liberi agricoltori, esortandoli a non cadere nel gioco dei media di regime, rammentando che è bene rilasciare interviste ma che è indispensabile non ‘farsi infilare in bocca le parole’ perchè il giornalismo è un lavoro sporco ed operazioni del genere mirano sempre a scopi secondi.
Gli unici veri infiltrati nei movimenti di protesta sono sempre le entità di intelligence dello Stato ed i media mainstream, che operano sottotraccia contro l’interesse dei popoli.

Mai con bandiere e fuori da ogni contenitore ideologico di regime, dalla parte dei liberi agricoltori e dei popoli liberi.

Libero Comitato di Protesta “Napoli Non Si Piega”
No Global Italia

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